Se in inverno la tosse vi tormenta, prima secca e stizzosa poi più grassa, e non se ne va rapidamente, probabilmente c’è una bronchite o in vista o in agguato.
La reazione prevalente è aspettare che passi senza far nulla, poi dopo qualche giorno di telefonare o andare dal medico di famiglia, il quale sempre più spesso vi prescriverà un antibiotico.
Ma è proprio l’antibiotico la cura giusta? Naturalmente occorre avere fiducia del medico, ma in ogni caso è meglio sapere che non tutte le bronchiti vanno curate con gli antibiotici e che, se si è in presenza di una bronchite virale e non batterica, l’antibiotico non vi aiuterà a guarire ma, al contrario, vi abbasserà ulteriormente le difese immunitarie protraendo il malanno per lungo tempo.
La bronchite va diagnosticata correttamente
La bronchite infettiva è infatti di due tipi: quella batterica, causata dai microrganismi, appunto i batteri, presenti soprattutto in situazioni di scarsa igiene o di malattie, e quella virale, causata da un virus parassita che si annida nelle cellule e di nutre di esse.
Solo in Italia colpisce 4 milioni di persone l’anno e va diagnosticata subito e bene per almeno 3 ragioni:
- perché si presenta con sintomi banali che possono essere confusi con il raffreddore;
- perché se curata come un raffreddore non guarisce, e se è di origine virale sarebbe un errore curarla con gli antibiotici;
- infine perché se è di origine virale e non batterica, se sottovalutata potrebbe andare in contro ad una complicazione importante come la polmonite.
Insomma, gli ingredienti per fare molta attenzione alla bronchite ci sono tutti.
Come si cura la bronchite
Il medico di famiglia è importantissimo per una diagnosi tempestiva e accurata. Perché se riconosce subito l’origine della bronchite e decifra la tosse, è in grado di prescrivere subito il farmaco giusto.
Contro la bronchite virale, per esempio, sono inutili gli antibiotici ( leggi: Gli antibiotici? quando si e quando no ) che, anzi, a volte possono anche essere dannosi perché abbassano le difese naturali dell’organismo le difese immunitarie.
Mentre gli antibiotici sono essenziali se ci troviamo di fronte ad una bronchite batterica; anzi a volte bisogna anche analizzare il muco espulso per trovare l’antibiotico mirato al tipo di batterio che ha provocato la bronchite.
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Come affrontare la tosse
Se è seccacon due categorie di farmaci: i sedativi oppiacei ( li prescrive il medico) come la codeina o quelli non oppiacei ( sono farmaci da banco non c’è bisogno della ricetta medica);
Se è acuta, da infezione batterica, con una cura a base di antibiotici; i medici tendono a prescrivere antibiotici a titolo preventivo anche se c’è una tosse acuta in persone che soffrono già di patologie pregresse ai polmoni. La complicazione della bronchite è infatti una malattia ancora più grave: la polmonite.
Cosa mangiare per prevenire la bronchite
Per tenere lontana la bronchite soprattutto la bronchite cronica, anche la dieta può essere efficace. Secondo uno studio presentato al Congresso dell’American College of Chest Physicians (ACCP), la bonchite cronica è infatti associata a carenza di Vitamina C, di Selenio, di Vitamina E, di Vitamina A e di Vitamina D. Il chè ha portato i ricercatori a desumere che rafforzare l’organismo integrando tali vitamine può svolgere una efficace azione preventiva. Sicchè sarebbe sufficiente introdurre nella nostra dieta alimenti che contengono tali vitamine per costruire uno scudo protettivo contro la bronchite senza farmaci di sintesi chimica.
Ecco dunque che occorre mangiare soprattutto negli spinaci, zucca, uova, burro , cavoli, carote, fegato di pesce, banane, peperoni, prezzemolo, carote, albicocche, ciliegie, piselli, latte intero, formaggi, se vogliamo rinforzare l’organismo con vitamina A;
fegato, kiwi, peperoni, prezzemolo, patate, cavoli crudi, verdure, agrumi, pomodori, cardo, pepe, ananas frutta fresca per acquisire le giuste dosi di vitamina C (Acido Ascorbico);
ancora latte, burro, olio di fegato di merluzzo, tonno, salmone, mandorle, tuorlo d’uovo, pesce, ribes per la vitamina D;
ortaggi verdi, fegato, latte intero, noci, noccioline, germi di grano, olio di semi e di oliva, oli vegetali, uova, vegetali verdi, leguminose e cereali integrali per la vitamina E.
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